I 100 PANDA DA SALVARE E RICATAPULTARE IN PARLAMENTO- Suggerite i nomi dei parlamentari di cui non volete l'estinzione

L'iniziativa è partita dal quotidiano Italia Oggi, ed è rivolta a tutti i lettori e naturalmente a chiunque da Internet dovesse incrociare questo blog. Si andrà a votare fra qualche settimana, e ancora una volta il potere di scegliere i candidati sarà esclusivamente nelle mani dei leader politici che faranno le liste come previsto dalla attuale legge elettorale, il "Porcellum". Unica possibilità dei cittadini-elettori sarà quella di provare a suggerire in anticipo la composizione di quelle liste. Per questo si raccolgono proposte e adesioni a i "100 onorevoli Panda da salvare e ricatapultare in Parlamento". Un'iniziativa trasversale a tutti i partiti: basta segnalare il nome di tre parlamentari che in questi due anni si siano ben comportati e spiegare in due- tre righe le motivazioni delle nomination. Tutte le segnalazioni saranno pubblicate su Italia Oggi e alla fine stilata la classifica degli onorevoli Panda da salvare. Basta scrivere un post qui o inviare le segnalazioni a fbechis@class.it o a classroma@class.it

RIFIUTI, per difendere Bassolino l'Unità intervista il sindaco riciclone della Campania. Ma è della Cdl...

Nel dossier rifiuti de l'Unità scritto dal gruppo consiliare Pd della regione Campania, per difendere strenuamente il lavoro di Antonio Bassolino e mostrare la sua rivoluzione (invisibile) nella raccolta rifiuti, si intervista anche un sindaco "riciclone", il primo cittadino di Mercato San Severino (22.500 abitanti), Rocco D'Auria, campione della raccolta differenziata. I suoi meriti effettivamente sono riconosciuti da Legambiente, organizzazione ambientalista di area Pd che più volte lo ha premiato. Peccato però che D'Auria sia un sindaco Cdl...

Bassolino, oplà. E i rifiuti non ci sono più. Sull'Unità

La Campania? E' già uscita dall'emergenza rifiuti. E' bastato un salto di Antonio Bassolino. Oplà. Ma solo sull'Unità. Dove sabato il gruppo consiliare del Pd della Regione Campania ha pubblicato quattro pagine piene sotto il titolo "Dossier Rifiuti- La Campania oltre l'emergenza", non si sa se accolte a pagamento (non c'è la dizione "informazione pubblicitaria"), per interesse giornalistico o per contiguità politica. Domina nell'inserto una appassionata autodifesa di Bassolino, che prima rivendica tutte le mirabolanti azioni sue da presidente della Regione e naturalmente da commissario all'emergenza rifiuti, osteggiate dal suo nemico numero uno, la camorra, seguita dal nemico numero due, la Cdl, e dal nemico numero tre, Rifondazione comunista. Ma dopo avere replicato punto dopo punto alle accuse ricevute, Bassolino si lascia andare alla mozione d'affetti: ah, ma chi glielo ha fatto fare di andare a presiedere la Regione Campania? Fosse stato per lui sarebbe rimasto sindaco di Napoli, dove il suo cuore oggi ferito è restato: "Napoli", scrive Bassolino, "è la cosa più importante della mia vita. Una città dove ho fatto il lavoro d Sindaco, quello che più mi ha coinvolto e che purtroppo non ho potuto continuare perché la legge lo vietava". Significa che Bassolino è pronto a gettare la spugna, a travolgere con sè Rosa Russo Jervolino e a riprovare la scalata alla poltrona di primo cittadino di Napoli? Macchè. Per lui le polemiche sono già alle spalle: "Emergenza rifiuti, nuovi strumenti per le nomine, statuto, deleghe agli enti locali. Questa è la partita che ci stiamo giocando. E' la partita dello sviluppo e della democrazia. Per vincerla abbiamo bisogno di stabilità istituzionale e di rinnovata energia decisionale..." ...

POLTRONISSIME, Il dilemma di Cattaneo: meglio la vecchia carta La russa- Tremonti o la nuova Rovati-Micheli?

L'amministratore delegato di Terna, Flavio Cattaneo, come molti altri manager pubblici, sta vivendo ore di apprensione: lui, manager targato centrodestra, aveva stretto legami e amicizie trasversali in questo biennio e naturalmente pensava non fossero di impaccio alla sua riconferma nell'assemblea di aprile. Così quando ha letto sui giornali che la sua nomina era stata difesa a spada tratta dal centrodestra (i vecchi amici Ignazio La Russa e Giulio Tremonti), ma osteggiata da palazzo Chigi che ha il potere di nomina, si è confidato con alcuni collaboratori: "Io inviso a palazzo Chigi? Pura falsità. Ho passato le due ultime estati in vacanza con Angelo Rovati, di cui sono grande amico. E sono in buoni rapporti anche con Enrico Micheli...". Certo, il manager ha amicizie a tutto tondo come ha mostrato la sua recente partecipazione alla festa degli 80 anni di Ciriaco De Mita (ma il legame lì forse poggia sul vecchi amico Rai, Gigi Marzullo). Ma di questi tempi essere trasversali non è detto che paghi. La campagna elettorale alle porte rischia di fare qualche vittima eccellente...