Berlusconi dilaga in Rai? Allora su Repubblica è uno tsunami!


Lo scandalo è stato scoperchiato ieri dal quotidiano di Ezio Mauro: Silvio Berlusconi dilaga nei tg. Secondo lo scoop di Repubblica nel mese di gennaio scorso Berlusconi ha totalizzato 402 minuti nei telegiornali Rai, battendo Giorgio Napolitano (secondo con 169 minuti) e surclassando Pierluigi Bersani (terzo con 72 minuti). Libero oggi è in grado di aggiungere scoop a scoop. Nel mese di gennaio 2011 Berlusconi non ha dilagato solo in tv. Ha dilagato proprio su Repubblica, il quotidiano diretto da Mauro. E’ stato il politico più nominato del mese con ben 1.007 citazioni in 30 giorni di articoli: ogni giorno negli articoli di Repubblica il nome di Berlusconi è apparso 35 volte. In due giorni di gennaio è stato citato 36 volte. E per 94 volte (tre volte al giorno) il nome di Berlusconi è apparso nei titoli del quotidiano o con il cognome, o con il nome “Silvio”, o con la funzione “premier”. Secondo posto anche qui per Napolitano: 244 citazioni in un mese e 32 titoli con il suo nome. Nella classifica di Repubblica il terzo posto a sorpresa spetta a Niki Vendola: ben 265 citazioni (più di Napolitano anche grazie a Checco Zalone), ma solo 26 titoli con il suo nome. E al quarto posto arriva finalmente Pierluigi Bersani, penalizzato evidentemente più da Mauro che da Augusto Minzolini e dal suo tg1: per lui 209 citazioni e 26 titoli dedicati. Questa volta i dati non sono dell’Osservatorio di Pavia, ma dell’Osservatorio Bincher (cioè di chi scrive) che ha compulsato la raccolta cartacea di Repubblica e ha trovato le citazioni grazie all’archivio informatico del quotidiano di Mauro. I due scoop per altro si equivalgono: la classifica dei più presenti è solo parzialmente diversa, e le proporzioni fra Berlusconi e gli altri sono assai simili. Un segreto però c’è: si chiama cronaca quotidiana. Se Repubblica come i Tg Rai hanno dato questo superspazio al presidente del Consiglio, è perché proprio a gennaio è esploso il caso Ruby: le perquisizioni alle Olgettine, i mandati di comparizione, l’autorizzazione a procedere inviata alla Camera, le centinaia di pagine di intercettazioni telefoniche e poi naturalmente anche la difesa di Berlusconi di fronte all’onda che lo stava travolgendo. Repubblica ha pubblicato, i tg Rai hanno mandato in onda: era la cronaca di gennaio. Anche un bambino può capire come tutto quello spazio ( i dati dell’osservatorio di Pavia citati non si riferiscono alle interviste o alle dichiarazioni, ma alla presenza complessiva di Berlusconi in tv anche come oggetto di notizia) non fosse un favore e tanto meno uno spot al premier, ma semmai l’esatto contrario. Tanto che quei titoli di giornale e di tg hanno fatto perdere in quel periodo al premier numerosi punti di consenso (poi parzialmente recuperati a febbraio). Oltre il caso Ruby fra i titoli che riguardavano Berlusconi per altro c’era anche l’accusa di alcuni pentiti di mafia di essere stato lui il mandante delle stragi del 1992 e del 1993. Secondo Repubblica un altro spot indebito al cavaliere…
FOSCA BINCHER*

  1. * Oggi sul blog ospito una cara amica....